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"Lurido bastardo, mi rallegro". Sergio Marchionne, lo schifo italiano: chi sputa su di lui nell'ora del dramma

Giulio Bucchi
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L'Italia intera e la politica, da destra a sinistra, salutano l'addio di Sergio Marchionne a Fiat Chrysler come "la fine di un'epoca", esprimendo cordoglio e preoccupazione per le gravissime condizioni di salute del Ceo di Fca. Ma c'è una parte di società che ha scelto di festeggiare, anziché piangere o dolersi. Subito dopo la diffusione della notizia del peggioramento delle condizioni di salute del manager, sui social sono piovute centinaia di frasi offensive e vergognose al suo indirizzo. Tutti operai, o simpatizzanti, che sembrano così consumare la loro vendetta nei confronti dell'uomo che ha travolto la Fiom nello storico referendum del 2010 sullo stabilimento di Pomigliano d'Arco e che, in generale, ha cambiato per sempre il peso dei sindacati dentro il Lingotto.  Il sito campano Cronachedi ha raccolto alcune delle peggiori perle d'odio: "Tutti a festeggiare. Lurido bastardo hai rovinato migliaia di lavoratori con la complicità dei sindacati. Non posso fare altro che rallegrarmi insieme a tanti altri". O ancora: "La nostra lotta vive ancora, altre invece…". "Invece voglio abbracciarlo virtualmente sperando di vederlo dal vivo con gli altri operai licenziati dalla FCA. Avanti con la lotta, siamo con voi e non con chi china la testa". Anche questa è l'Italia del 2108.

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