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Sergio Marchionne, il sospetto sulla clinica svizzera: "Non era in grado di affrontare l'intervento"

Giulio Bucchi
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"È arrivato in clinica fisicamente provato". La verità su Sergio Marchionne e la sua salute viene svelata da Pier Luigi Battezzato, il papà di Manuela, dipendente Fca e compagna del manager scomparso giovedì a Zurigo dopo una misteriosa agonia, durata un mese. Il suocero dell'ex Ceo di Fiat Chrysler è affranto e non risparmia dubbi sulla clinica svizzera in cui Marchionne si è fatto ricoverare il 27 giugno scorso per un'intervento alla spalla: "Poco prima che venisse operato era tranquillo. Doveva essere un intervento semplice. E invece è accaduto il peggio. Non lo so, a volte penso che se non fossero andati in Svizzera forse sarebbe stato diverso… Se si fosse fatto operare alle Molinette, qui in Italia… Forse non era nella condizione di affrontare un'operazione. Non saprei". La tesi di papà Battezzato, insomma, coincide con quella ufficiale: nessun tumore, ma complicazioni post-operatorie con un doppio arresto cardiaco fatale. Leggi anche: "Mi arrendo". Marchionne stremato, le parole agli amici

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