Sergio Marchionne, la malattia e John Elkann, quello che non torna. "Appena tre giorni prima del dramma..."
Fiat Chrysler e John Elkann sapevano che Sergio Marchionne era malato? Alla domanda delle domande potrebbe rispondere una congiuntura temporale decisamente sospetta. Come ricorda Stefano Feltri sul Fatto quotidiano, lo scorso 18 luglio (una ventina di giorni dopo l'operazione alla spalla e appena tre giorni prima l'inizio del dramma, con la convocazione d'urgenza del cda di Fca) il Lingotto smentisce le indiscrezioni di Dagospia sull'avvicendamento tra il Ceo e Vittorio Colao, ex ad Vodafone: "Come già più volte dichiarato dalla società è previsto che l'avvicendamento avvenga a tempo debito, con una soluzione interna, a seguito di un preciso processo decisionale da tempo in corso". Leggi anche: Elkann in clinica da Marchionne già il 17 luglio, ma... Tutto normale, sottolinea Feltri, nessuna accelerazione in vista. Il 20 luglio Fca smentisce che nel Cda convocato d'urgenza per il giorno successivo sia all'ordine del giorno la redistribuzione delle deleghe di Marchionne. Erano le 16.20 di venerdì. "Si deve desumere - conclude Feltri - che dopo quell'ora Elkann riceva le comunicazioni dalla famiglia di Marchionne sulle reali condizioni del manager e in poche ore si avvii la procedura di successione, visto che già alle 7.53 del mattino dopo l'Ansa annuncia che il cda di Fca discuterà della successione al vertice".