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Vittorio Feltri: "Roberto Fico querela Libero per le camere a gas ma non ha capito niente"

Giulio Bucchi
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«Sono molto amareggiato perché oggi un quotidiano decide di paragonare con un titolo vergognoso Montecitorio a una Camera a gas». Lo scrive in un post su Facebook, sul profilo personale, il presidente di Montecitorio Roberto Fico, annunciando di aver «deciso di querelare Libero». Il riferimento è alla foto di prima pagina con cui il nostro quotidiano ha dato conto ieri dell' incontro tra la terza carica dello Stato e Mai al-Kaila, ambasciatrice palestinese in Italia: "Fico si avvicina ai terroristi palestinesi. Contento lui...", è il titolo che accompagna l' immagine della stretta di mano tra Fico e l' ambasciatrice. E sopra l' occhiello: "Presidente della Camera a gas". «Un raffronto inaccettabile, vigliacco e offensivo nei confronti dei sei milioni di ebrei vittime dell' Olocausto. Un dramma terribile che nessuno di noi può e deve dimenticare», scrive Fico definendo «istituzionale» il suo incontro con l' ambasciatrice palestinese in Italia, «riconosciuta dal ministero degli Esteri come rappresentante dell' Anp», l' Autorità nazionale palestinese". «Le camere a gas sono quei luoghi dove si muore, ma non si moriva solo in quelle naziste. Sono un simbolo della morte. Cosa c' entrano gli ebrei. Tanti sono stati condannati a morte in America con le camere a gas. Evidentemente Fico non ne ha cognizione, ma glielo facciamo sapere noi», replica il direttore di Libero, Vittorio Feltri. «La Camera», prosegue il fondatore del nostro quotidiano intervistato dall' Ansa, «è diventata un luogo invivibile dove ormai la democrazia è condannata, è una camera mortuaria. Lui ne è presidente, non è colpa nostra. Questa storia delle titolazioni forti di Libero lascia il tempo che trova», sottolinea il direttore: «L' importante è non travalicare il senso logico delle cose. Lui stringe la mano ad un' amica dei terroristi, è un avvicinamento a quel mondo. C' è tanto di foto, è del tutto evidente». Già in mattinata una nota attribuita ai deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Esteri a Montecitorio, accusava il quotidiano di «non perdere occasione per montare ad arte polemiche inutili e pretestuose fondate sul nulla». Nessuna condanna però delle frasi anti-Israele pronunciate dall' ambasciatrice palestinese in Italia...

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