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Lele Mora, ecco nomi e cognomi vip di chi lo ha (davvero) rovinato

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Maria Pezzi
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Ormai ci siamo abituati. Quando Lele Mora la fa grossa, non risparmia la fantasia. È un genio. Nemmeno nei film più grotteschi di David Lynch si arriva a tanto. Da uno che anni fa aveva tentato il suicidio in cella appiccicandosi cerotti sopra naso e bocca, ci si può aspettare di tutto. Come l'annuncio di qualche mese fa: lui, fascista, anzi mussoliniano, voleva comprare e rilanciare l' Unità. O come la fondazione di un movimento politico, Unione Cattolica, «che entro due anni entrerà in Parlamento». Poi arriva la notizia che abbiamo letto ieri, stupefatti: "Lele Mora picchiato e derubato: era andato in un campo rom con 40mila euro per un finto affare di casse di champagne". Una cosa che se non fosse tragica sarebbe comica. Lui che arriva nel campo col denaro, deve acquistare le bottiglie per conto di un pregiudicato, ma i rom lo derubano e il balordo inizia a minacciarlo. Un racconto quasi surreale, che lascia increduli pure gli inquirenti. Certo è che se facesse lo sceneggiatore pulp di Hollywood, Lele Mora da Bagnolo Po, Rovigo, farebbe i dollaroni. L' ex manager di Simona Ventura e Sabrina Ferilli, colui che nella sua casa-ufficio di Viale Monza a Milano possedeva rubinetti d' oro e determinava successi e declini di mezzo mondo dello spettacolo, dopo i guai giudiziari sta cercando di rifarsi una vita. Una vita un po' strana, però. PRIMO ARRESTO  Nato 63 anni fa da papà Arno e mamma Almerina, Dario detto Lele ha iniziato la carriera nello spettacolo come parrucchiere di Loredana Bertè. Siamo agli inizi degli anni Ottanta. Nel 1989 viene arrestato a Verona, l' anno dopo condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione per spaccio di droga, pena poi ridotta in appello a un anno e sei mesi. Ne esce più forte di prima. Anzi, la sua fortuna parte da lì. Nel 2000 fonda la società di management LM. Alla sua corte di Milano (o nelle sue ville in Sardegna) sono gravitati tutti, gente che poi l' ha rinnegato, imbucati, vallette, politici. Michele Santoro, Giampiero Fiorani, Nilla Pizzi, Luisa Corna, Costantino Vitagliano, Irene Pivetti, Moira Orfei, Beatrice Borromeo, Melissa Satta. Belen Rodriguez l'ha scoperta lui: per risolvere il suo problema con il permesso di soggiorno, l'assunse come colf. Nei giornali rosa manovrava tutti. La sua rovina è stata quella di conoscere e innamorarsi di Fabrizio Corona. Ma anche quella di andare alle cene eleganti di Berlusconi e di intrallazzarsi con Emilio Fede. Lele Mora faceva e disfava dietro le quinte stampa e tv di un certo tipo. Aveva quasi colonizzato la Raidue della sua ex pupilla Simona Ventura, quando faceva L'Isola dei famosi. Era una specie di Richelieu con la sauna in casa e "Faccetta nera" come suoneria del cellulare. Vestiva sempre di bianco, come un guru, o un Papa. Cattolico, superstizioso, generosissimo. La foto in cui si faceva massaggiare i piedi da due tronisti mezzi nudi fece epoca. E tutto procedeva tranquillo fino a quando ha fatto l' errore di apparire in televisione. È il 2001. Il giornalista Riccardo Iacona, inviato di Sciuscià di Michele Santoro, passa due mesi nella sua villa in Sardegna per il documentario "Tuttiricchi"; ne esce un capolavoro sociologico di opulenza senza pari. Trentadue per cento di share. «La mia più grande libidine è stata, anni dopo, invitare Santoro a casa mia e farlo sedere tra Costantino e Daniele Interrante - disse a noi di Libero, "era a suo agio, devo dire». Ma adesso aveva un volto. I trionfi continuano, ma iniziano anche i nemici. LA CADUTA Arrivano i problemi con la giustizia. Innumerevoli. Esplode Vallettopoli. Viene condannato a sei anni e un mese per evasione fiscale, bancarotta e favoreggiamento della prostituzione. Vende le ville, chiude l'agenzia. Dimagrisce, i personaggi l' abbandonano, il telefono smette di squillare. Salda il suo debito con la giustizia, sparisce per qualche tempo, rilascia ogni tanto interviste alla trasmissione radiofonica La zanzara o, per l' appunto, annuncia progetti strani come comprare l' Unità e fondare partiti. Pare sia tornato pure a fare il manager di Simona Ventura e di Claudio Lippi. Oggi cerca di risorgere dalle ceneri, ma finisce in un campo rom. di Alessandra Menzani  

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