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Alessandro Sallusti risarcito massacra i magistrati: "Pagate per quella porcata. Vi brindo in faccia"

Davide Locano
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Il suo arresto fu ingiusto e ora deve essere risarcito. Si parla di Alessandro Sallusti. E ne parla anche il direttore nel suo fondo su Il Giornale: "La Corte europea dei diritti dell' uomo ha condannato ieri lo Stato italiano a risarcirmi, con dodicimila euro più le spese, per l' ingiusta detenzione che ho subito nel novembre del 2012 in seguito alla sentenza definitiva a un anno e mezzo di carcere nel processo per diffamazione e omesso controllo, intentato contro di me dal giudice Giuseppe Cocilovo. Si è trattato - dice la Corte - di una forzatura della magistratura italiana che in spregio al diritto ha violato la libertà di informazione e cagionato sofferenze al sottoscritto", premette Sallusti. Leggi anche: Conte-Di Maio-Salvini? Sallusti li abbatte tutti e tre con una frase Dunque il direttore spiega di essere "ovviamente contento, mi spiace solo che a pagare il conto debba essere lo Stato e non gli autori materiali della porcata, cioè quei magistrati che mi hanno trattato, e bollato, come delinquente abituale, prendendo evidentemente fischi per fiaschi". Un durissimo attacco alla magistratura, in un crescendo: "I giudici che hanno sbagliato a condannarmi non pagheranno, i colleghi che mi sospesero non finiranno a loro volta sotto processo disciplinare per il loro errore, commesso in un mix di malafede e pregiudizio in quanto direttore del giornale della famiglia Berlusconi". Sallusti, infine, sottolinea come ci sia voluta la "cattiva Europa per imporre a questo paese un po' di giustizia a prescindere dalle idee politiche degli attori in campo". Infine la chiusa, che sa di sfida: "Per questi motivi non ho intenzione, come vorrebbe la prassi, di devolvere in beneficenza l'indennizzo. Pagherò da bere, alla faccia di giudici e colleghi che mi hanno umiliato, ai non pochi che si schierarono dalla mia parte. Siete tutti invitati, paga lo Stato", conclude Sallusti.

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