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Otto e Mezzo, Massimo Cacciari umilia Carlo Calenda: "Mi convincerai?", risposta fulminante e giù lo sguardo

Davide Locano
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Un momento super-cult di televisione a Otto e Mezzo, il salottino di Lilli Gruber su La7. La puntata è quella di mercoledì 3 marzo, ospite in studio Carlo Calenda e in collegamento Massimo Cacciari. La Gruber ricorda al filosofo: "Calenda è capolista nella circoscrizione dove sta anche lei". "Io?", risponde stupito Cacciari. "No... nel senso: lei vota in quella circoscrizione", puntualizza la conduttrice. Quindi, l'ex sindaco di Venezia, continua: "Beh, voterò Pd. Questo è noto". "Preferenze?". "Devo vedere le liste, come sono combinate", sbuffa il filosofo. Quindi gli si fa notare come il capolista sia presente in studio, Calenda appunto. E Cacciari sbotta: "È uno, mica ci sarà solo Calenda, un Calenda moltiplicato per quindici". A quel punto Calenda afferma. "Ti convincerò". Ma Cacciari non ci crede, affatto, e risponde tranchant: "No, quello no. Come è noto già la mia posizione sulla presentazione delle liste era diversa. Ma ora non ho voglia di fare polemica. Non mi ascoltate mai, anche se poi ho spesso ragione. Ci si doveva presentare con una linea di riforma, anche con elementi radicali, sull'Europa, che potesse avere impatto sull'elettorato. E una seconda lista con posizioni più tradizionali, europeiste, liberali, eccetera eccetera. Un tavolo sta sempre meglio in piedi su due gambe". E Calenda, silente, rivolge lo sguardo verso il basso. Leggi anche: Otto e Mezzo, Pierluigi Bersani ammazza il Pd in diretta tv Di seguito, l'intervento di Massimo Cacciari:

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