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Matteo Salvini e il bacio lesbo, parla la ragazzina 19enne: "Perché l'abbiamo fatto". Ma sono serie?

Giulio Bucchi
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Piccole partigiane crescono, il 25 aprile. Anche a costo di coprirsi di ridicolo. Matilde Rizzo, 19 anni, spiega a Repubblica cosa l'ha spinta a fare un selfie insieme all'amica Gaia Parisi accanto a Matteo Salvini, al termine del comizio del capo leghista a Caltanissetta il giorno della Liberazione. Selfie "politico", perché le due ragazzine anti-leghiste hanno pensato bene di farsi ritrarre mentre si baciano in bocca, lesbo-provocazione a quel cattivone fascista del ministro degli Interni.  Lui? Faccia sorpresa e lingua pronta: "Auguri e figli maschi, ma non dimenticatevi di mamme e papà", ha scritto con una buona dose d'ironia su Facebook condividendo quella stessa foto. "Il nostro bacio era un messaggio a chi nel giorno della Liberazione era venuto nella nostra città a fare campagna elettorale, un messaggio contro chi gioca con il fascismo e prova a limitare la libertà, anche della comunità lgtb", ha spiegato Matilde a Repubblica. "L'idea ci è venuta quando dopo il comizio hanno detto che si potevano scattare selfie con Salvini. Con Gaia ci siamo messi in coda, perché ci sembrava doveroso lanciare un messaggio nel giorno della Liberazione. Noi siamo solo amiche, ma il bacio era un messaggio bellissimo". Sarà, ma molti leghisti fanno notare alle ragazze che le posizioni di Salvini non sono contro gli omosessuali, ma semplicemente a sostegno della famiglia tradizionale. C'è una bella differenza, ma non per le due ragazze: "Salvini lavora per limitare in Italia la libertà di espressione, anche sessuale. Il nostro bacio voleva essere una testimonianza in difesa dei diritti di tutti davanti a chi questi diritti li mette in discussione". "Io e Gaia siamo molto timide - conclude -. Però il nostro messaggio è stato apprezzato e siamo contente per questo".

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