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Alessandro Sallusti, la sentenza tombale: "Chi si schianterà prima". Salvini, Di Maio e governo: saltano teste

Giulio Bucchi
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"Ne resterà soltanto uno", stile Highlander. Alessandro Sallusti dipinge un quadro a tinte fosche dello stato di salute di Matteo Salvini e del governo, in mano a "piromani" che appiccano incendi incuranti delle conseguenze disastrose. Non basta, sottolinea il direttore del Giornale nel suo editoriale, che Salvini e Luigi Di Maio di sera si trasformino in pompieri, perché con le loro risse continue "ogni volta va in fumo un pezzetto di credibilità del Paese e delle sue istituzioni occupate e dilaniate dallo scontro perenne tra Cinque Stelle e Lega". Leggi anche: "Cosa mi è successo quand'ero a Mosca". Sallusti avverte Salvini: trappola russa? "A voler guidare in due la stessa macchina nello stesso momento, il destino è segnato - è la sentenza di Sallusti -: si esce di strada e si va a sbattere contro il muro". Al direttore ronza in testa una domanda: "Per quanto andrà avanti questo pericoloso viaggio? Mi piacerebbe dire che è questione di ore, ma temo che sarà ancora lunga". E allora, ecco un altro interrogativo: "Avanti così si schianterà prima il governo o prima Salvini? Perché che entrambi possano arrivare sani e salvi a fine legislatura lo escluderei. O l'uno o l'altro soccomberà prima".

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