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Claudio Borghi e Mara Carfagna, lo scontro durissimo sull'euro: "Mancanza di studi", "No mancanza serietà"

Caterina Spinelli
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A poche ore dall'annuncio del "patto" di centrodestra alle Regionali, c'è già chi litiga. I duellanti sono due personalità di spicco della Lega e di Forza Italia, si tratta di Claudio Borghi e Mara Carfagna che su Twitter se ne dicono di tutti i colori. "Qui c'è un problema di mancanza di studio". "No, qui c'è un problema di mancanza di serietà e di buon senso". Il botta e risposta social ruota tutto attorno all'euro. Proprio su questo argomento l'economista del Carroccio era tornato qualche giorno fa definendolo "non più un tabù". Una dichiarazione che non è piaciuta all'azzurra, da tempo contraria all'andamento del partito del Cav sempre più vicino a Salvini. "L'uscita dall'euro sarebbe una sciagura e gli italiani lo sanno. Le forze politiche del centrodestra hanno il dovere di rassicurare gli italiani una volta per tutte: vogliamo riformare l'UE, non tornare a una moneta debole che svaluterebbe stipendi e conti correnti". Leggi anche: Paragone a Piazzapulita sta con Borghi: "L'euro è stato progettato per fallire" La replica non si fa attendere: "Tranquilla Mara, finché non lo vorrà almeno il 51% degli italiani ci terremo la tua amata moneta, tuttavia non confondere la rivalutazione del tuo stipendio perché sei diventata parlamentare con ciò che è successo agli Italiani. A loro l'Euro ha fatto un altro effetto". Ma la notte, si sa, porta consiglio e così la forzista ha ripreso la discussione in mattinata: "Caro Borghi, da quando sono parlamentare ho studiato tanto e, anche con l'aiuto di veri esperti, ho compreso la causa del male italiano: la produttività, non l'euro. Servono riforme per promuovere formazione, innovazione, infrastrutture, competitività. Non certo la svalutazione". Iniziamo bene insomma.  L'uscita dall'euro sarebbe una sciagura e gli italiani lo sanno. Le forze politiche del centrodestra hanno il dovere di rassicurare gli italiani una volta per tutte: vogliamo riformare l'UE, non tornare a una moneta debole che svaluterebbe stipendi e conti correnti.— Mara Carfagna (@mara_carfagna) December 6, 2019

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