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Donald Trump e la frase rubata con il suo vice: "Appena cominciamo a bombardare". Iran, disgrazia in agguato

Giulio Bucchi
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Un inquietante (verosimile?) scambio di battute nella Stanza Ovale della Casa Bianca. Crisi iraniana: Donald Trump, dopo aver ucciso con un drone il generale Qassem Soleimani, ha risposto alle minacce di rappresaglia di Teheran con una contro-minaccia: "Se ci colpirete, gli Usa hanno già nel mirino 52 siti iraniani".  Leggi anche: "Perché Salvini ha difeso Trump sull'Iran". Crosetto bombarda, FdI e Lega sempre più lontani Una "risposta sproporzionata", come ha ribadito qualche ora più tardi lo stesso presidente americano. E Osho, sul Tempo, prende spunto dalla "smargiassata" trumpiana per immaginare lo sfogo del presidente, in rigoroso romanesco, nella sua foto satirica in prima pagina: "Ce n'era 'n altro de obiettivo che volevo colpì... Mò me lo so scordato". Alle sua spalle, il vice Mike Pence, lo rincuora con un sorriso benevolo: "Vedrai che appena cominciamo a bombardà te verrà in mente". Si ride a denti stretti, visto che l'Iran proprio lunedì mattina ha promesso di diventare il "nuovo Vietnam" degli americani.

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