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Sardine, Lorenzo Donnoli a Tagadà: "Non stringerei mai la mano a Benetton". E anche Parenzo sgrana gli occhi

Giulio Bucchi
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"Io non stringerei mai la mano a Benetton". La sardina Lorenzo Donnoli, in studio a Tagadà, vuole difendere Mattia Santori, fondatore del Movimento, ma la sua pezza è peggiore del buco. Innanzitutto, scarica la colpa del polverone creato dalla foto delle 4 sardine bolognesi a Fabrica, accanto a Oliviero Toscani e Luciano Benetton, sulle spalle dei giornalisti: "Un gruppo di ragazzi che ha creato il movimento popolare di partecipazione civica più innovativo degli ultimi 40 anni in Italia fa una lettera al premier in cui si parla di sicurezza sul lavoro, economia ecosostenibile eccetera e voi ci associate alle malefatte di un imprenditore che, io personalmente, non stringerò la mano e non lo incontrerò mai?".  Leggi anche: "Toscani ignobile, ma le sardine?". Frase vergognosa sul Ponte Morandi, Meloni a valanga Sarà lieto di saperlo, Santori, anche se Donnoli cerca di cambiare il discorso: "Non è questo il punto politico". La conduttrice Tiziana Panella però sa che il punto è proprio questo, e per non correre rischi di fraintendimento gli ripete la domanda: "Lei non gli stringerebbe la mano?". "Ma certamente no", ribadisce Donnoli. Anche David Parenzo guarda la Panella e sgrana gli occhi. Sarà un giornalista anti-sardine pure lui?

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