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Feltri: "Botte in Parlamento? La Boldrini c'ha ragione"

Il fondatore di Libero si schiera con la presidente della Camera: "E' stata lapidata. Ha usato la ghigliottina rispettando le regole"

Ignazio Stagno
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Questa settimana appena trascorsa sarà ricordata molto probabilmente per le botte, gli schiaffi e gli insulti scoppiati in Parlamento sul decreto Imu-Bankitalia tra la presidente Laura Boldrini e i Cinque Stelle. Una baruffa senza precedenti in cui è voltao qualche ceffone come quello del questore Dambruoso alla grillina Lupo. Vittorio Feltri, in un editoriale de il Giornale, dice la sua sul caos tra grillini e pentastellati. Secondo il fondatore di Libero la scazzottata a Montecitorio non deve destare preoccupazione. Il caos secondo Feltri "è figlio della prima Repubblica": "Suvvia, onorevole Lupo, una col suo cognome dovrebbe sapere che homo homini lupus. Il senso del nostro discorso è il seguente: datevele pure di santa ragione, poi però non atteggiatevi a vittime. Picchia tu che picchio anch'io, e che sia finita lì. Livido più, livido meno, che volete che sia?". Con la Boldrini - Poi Feltri prende le difese della Boldrini che a suo dire è stata ingiustamente attaccata dai grillini: "Non si comprende perché i seguaci di Beppe Grillo si siano tanto incavolati con la presidente della Camera, Laura Boldrini, per aver applicato, a un certo punto della discussione, la famosa norma della «ghigliottina», introdotta nel regolamento da Luciano Violante onde troncare gli interminabili dibattiti dei deputati (su emendamenti e roba del genere) che cercano di tirarla per le lunghe e di impedire così l'approvazione dei provvedimenti in scadenza. Trattasi di norma poco digeribile? Può essere. Tuttavia essa esiste e se la Boldrini legittimamente vi fa ricorso non può essere accusata di un bel niente. Semmai c'è da chiedersi perché il potere legislativo, pur considerandola ingiusta, non abbia mai pensato di depennarla. Sarebbero stati sufficienti cinque minuti per buttarla via. Invece nessuno ha mosso un dito. Sino al momento in cui la presidente non l'ha usata senza peraltro commettere illeciti. Siamo alle solite. Il Parlamento si dà delle leggi, votandole, e quando poi vengono applicate si accorge che sono folli e allora si straccia le vesti, e si scaglia contro chi le ha fatte valere", scrive Feltri. Sanzioni per i 5 Stelle - Infine il fondatore di Libero chiede ai partiti di chiudere le polemiche e di passare ai fatti: "Nella circostanza è stata lapidata Laura Boldrini, che non sarà simpatica, ma che in questa occasione non si è resa responsabile di alcuna violazione. Chi l'ha aggredita (nel modo ormai noto) meriterebbe di essere sanzionato. Ma nell'attuale situazione conviene lasciar correre. Con tutti i problemi che ci affliggono mancherebbe solo di aprire un contenzioso di questo tipo. Evitiamo altre grane e facciamo finta che schiaffoni, insulti, volgarità e similari siano ammissibili nel nostro ordinamento, in attesa di un collettivo rinsavimento che dubitiamo possa avvenire presto".

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