Alessandro Sallusti smaschera i sette sindaci del Pd in Lombardia che attaccano Attilio Fontana solo per "screditare il lavoro della Regione" e "per coprire gli errori e le incapacità loro e dei loro amici di partito". Ma la questione, continua nel suo editoriale su Il Giornale, "non è essere di destra o di sinistra, ma essere o no all'altezza della situazione. Nel caso di cui parliamo, è essere lombardi (intendo all'altezza delle tradizioni amministrative e imprenditoriali di questo territorio) oppure piangina che affidano il loro destino allo Stato salvatore, cosa che andrebbe anche bene se questo Stato fosse in grado di salvarci".
Vittorio Feltri contro Giuseppe Conte: "È la brutta copia di Orban, ci ha condannati ai domiciliari"
Vittorio Feltri, con un ferocissimo post pubblicato sul suo profilo Twitter, attacca il presidente del Consiglio Giusepp...Attacca Sallusti: "Non penso che la Regione Lombardia", "né che Attilio Fontana e Giulio Gallera siano angeli discesi dal cielo. Ma credo che in confronto al confuso spettacolo che offre il governo centrale siano comunque due giganti che andrebbero aiutati e rispettati da tutti". Quindi, "cari sindaci, io che non sono mai stato secessionista o iper-autonomista, ve lo dico: se gli sciacalli di Roma mettono le mani sulla Lombardia, sulla sua eccellente sanità pubblica e privata, voi salverete forse le vostre, oggi traballanti, poltrone, non i lombardi".
Infine, orgoglioso: "La vostra rielezione" non passa dal Pd ma dall'essere lombardi, "gente che fa e non protesta, che detta la linea e non la segue, che non aspetta elemosina ma si rimbocca le maniche. E che all' occorrenza urla forte un «vaffa»".