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Pierluigi Bersani rilancia il complotto di Andrea Orlando: "Repubblica? Possiamo dire che Gesù è morto in Vespa"

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Ma quanto rosica la sinistra italiana per il fatto che John Elkann sia il nuovo editore di Repubblica, quotidiano ora un poco più lontano dagli estremismi di compagni e compagne? Una prova, schiacciante, relativa al "rosicamento" arriva dall'intervento di Pierluigi Bersani a Omnibus, il programma de La7, dove il presunto smacchiatore di giaguari, parlando del caso Fca e delle polemiche che hanno travolto sia dall'esterno sia dall'interno Repubblica, afferma: "Possiamo dire che Gesù è morto in Vespa, ma in Italia c'è un'editoria spuria". Dunque, Bersani, commentando le dichiarazioni complottiste di Andrea Orlando di qualche giorno fa, di fatto mostra di sposarle, di condividerle: "Non possiamo far finta di vedere che c'è un'editoria spuria - ripete -, non è complottismo ma un esame della realtà".

 

Insomma, fino a ieri, ovvero fino a quando c'era Carlo De Benedetti come editore di Repubblica, di spurio non vi era nulla, tutto ok, tutti zitti, pure Bersani, il quale non si è mai sognato di mettere in luce i conflitti d'interessi, macroscopici, dell'Ing. Così come ogni editore, in Italia, ha degli interessi da difendere e dunque dei "conflitti" con cui investire il suo giornale. Ma oggi, adesso che a Repubblica de facto non comanda più il Pd (presente la storia della "tessera numero 1"?), toh che caso, Bersani scopre che l'editoria è "spuria". Mai pernacchia fu così appropriata...

 

 

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