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Immigrazione, Maria Giovana Maglie sui tre nigeriani violenti del Celio: "Risorse dei porti aperti"

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“Pretendevano di uscire: al rifiuto hanno reagito con violenza, scatenando il terrore. Ecco le risorse dei porti aperti”. Così Maria Giovanna Maglie ha commentato l’episodio inspiegabile avvenuto all’ospedale militare del Celio a Roma, dove tre nigeriani hanno scatenato l’inferno per una buona mezz’ora prima di essere neutralizzati dalle forze dell’ordine. Si tratta di due donne e di un uomo che erano ricoverati perché positivi al Covid: pretendevano di essere dimessi prima del tempo e al rifiuto dei sanitari hanno risposto con una violenza inaudita, aggredendo anche a morsi ufficiali e sanitari e ribaltando scrivanie, mobili e letti. Addirittura i tre nigeriani sono riusciti a strappare la tuta anti Covid a un giovane ufficiale, che adesso sarà costretto a mettersi in quarantena. È stato necessario l'intervento delle forze dell’ordine per porre fine al caos nella struttura, sventare il tentativo di fuga dei migranti e riportare alla normalità la situazione: resta l’angoscia per un gesto tanto violento quanto senza alcuna logica. 

 

 

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