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Pescatori, Annalisa Chirico: "L'operazione poteva saltare per la geolocalizzazione di Casalino"

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Il viaggio irrituale di Giuseppe Conte in Libia fa ancora discutere. In tanti chiedono chiarezza dietro il "prezzo" politico pagato dal governo italiano per riportare a casa i pescatori siciliani. Eppure nessuno si è interrogato su un fatto altrettanto rilevante: "Per far fare la fotina a Conte e Luigi Di Maio a Bengasi e la geolocalizzazione a Rocco Casalino - nota Annalisa Chirico - l’Italia ha subito uno smacco diplomatico internazionale mettendo a rischio la riuscita dell’operazione e la sicurezza degli agenti sul campo, mentre un generale emarginato dal mondo si beava. Senza parole". Certe operazioni dovrebbero rimanere in sordina e invece Palazzo Chigi ci ha abituati al contrario.

 

 

Non solo, perché ancora tutto da chiarire il faccia a faccia con il generale Khalifa Haftar. Conte e Di Maio hanno fatto visita al capo di un governo non riconosciuto. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, nonché vicepresidente del Copasir, ha tutte le intenzioni di presentare un'interrogazione al presidente del Consiglio, al ministro degli Esteri e al direttore dell’Aise, Giovanni Caravelli “al fine di chiarire nelle sedi competenti quali siano state le modalità della liberazione”. Dopo la richiesta, il presidente del Copasir, il leghista Raffaele Volpi, ha invece convocato un ufficio presidenza per martedì prossimo al fine di decidere in merito.

 

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