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Enrico Mentana, stoccata contro il governo di Giuseppe Conte: "Una tragedia, interesse per i giovani pari a zero"

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Enrico Mentana un fiume in piena. Il direttore del Tg di La7 quando si parla di scuola si infervorisce. "L'attenzione del sistema Paese alle nuove generazioni è pari a 0. Sono stati dimenticati i ventenni", esordisce durante la sua Maratona. E ancora: "La didattica a distanza per le università è stata una tragedia. Queste per un anno sono state chiuse. Molti giovani sono stati privati della socialità, sono stati costretti a rimanere chiusi in casa e poi criminalizzati perché si andavano a fare un aperitivo".

 

 

Mentana fa riferimento alla polemica che ha travolto i ragazzi incriminati per aver messo piede fuori casa, appena terminato il lockdown. "Tutto questo - è l'amara conclusione - fa pensare che non ci sia attenzione alle problematiche di fondo. Voi avete mai sentito parlare di giovani? Dicono tanto di preservare i posti esistenti, ma ai giovani chi ci pensa?". Una vera e propria stoccata al governo precedente. Quello guidato da Giuseppe Conte che, in pochi mesi, ha messo in ginocchio le prospettive future. 

 

 

Anche ad agosto, quando l'esecutivo puntava il dito contro i giovani e le discoteche, Mentana prendeva le difese di questi ultimi:  “Ai giovani è stato imposto da un giorno all’altro di non andare più al liceo o all’università e di restare a casa. finito il lockdown si è permesso loro di uscire, ma solo distanziati. Riaperti i locali, è subito partita la crociata contro la movida. Riaperte le discoteche, si è scoperto che là dentro si balla. Quindi chiusura, anche se sui treni regionali si sta molto più accalcati. Nel frattempo molti di loro hanno perso il lavoro precario, e hanno visto allontanarsi ancora di più la speranza di una occupazione stabile. Una sola certezza è stata data ai giovani: saranno loro a dover pagare quei centocinquanta miliardi di debito contratti in questi mesi dallo Stato italiano, tra applausi e commenti pieni di orgoglio. A spese loro”. 

 

 

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