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Matteo Bassetti smentisce Massimo Galli: "Quarta ondata dopo le riaperture? Coi vaccini, un'ondina"

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“La quarta ondata, e speriamo tutti che sia un’ondina e quindi si potrebbe limitare a pochi casi, dipende da quanti vaccini riusciremo a somministrare tra adesso e il prossimo autunno”. Così Matteo Bassetti, in un’intervista concessa a Orizzonte Scuola, ha affrontato il tema delle riaperture e quello che potrebbe accadere dopo l’estate, quando l’Italia dovrà assolutamente evitare di ricadere nell’incubo dell’emergenza coronavirus. Il professore della clinica San Martino di Genova si è detto molto soddisfatto per la decisione di riaprire le scuole superiori anche in zona rossa. 

 

 

I contagi avvenuti nella scuola sono assolutamente pochissimi - ha dichiarato - e soprattutto la chiusura della scuola non ha influenzato l’andamento dell’epidemia. Credo che, anche alla luce della mia esperienza di professore universitario, sia giusto per i ragazzi tornare ad avere una socialità, hanno perso due anni della loro vita dal punto di vista scolastico”. Bassetti è infatti molto critico con la didattica a distanza: “Mi spiace dirlo ma non è scuola. Nel nostro paese non siamo attrezzati, organizzati e culturalmente evoluti per avere la dad, questo ce lo dobbiamo dire con onestà”. 

 

 

Per quanto riguarda, invece, il pericolo della quarta ondata il prossimo autunno, Bassetti ha sottolineato che tutto dipenderà dalla campagna di vaccinazione: “Se saremo bravi a somministrare il vaccino al 70% o magari anche più della popolazione entro l’autunno, potremmo sperare in un autunno tranquillo, dove avremmo dei casi dovuti alla stagionalità del virus, che però non metteranno in difficoltà il sistema sanitario”. 

 

 

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