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Andrea Scanzi, insulti e insinuazioni per difendere Beppe Grillo: "Schifosi, ecco perché merita rispetto"

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"Beppe Grillo merita il rispetto che si deve a chi soffre": Andrea Scanzi difende il fondatore del Movimento 5 Stelle dal punto di vista umano dopo la pubblicazione del video in cui l'ex comico tenta maldestramente di difendere il figlio Ciro da un'accusa di violenza sessuale. Anche se a livello contenutistico boccia tutto quello che Grillo ha detto - a partire dal sospetto sulla denuncia della ragazza arrivata in ritardo -, il giornalista del Fatto Quotidiano non può che mostrare pietà per il Grillo uomo, definendo "iene mediatiche coi riccioli unti" tutti quelli che hanno osato parlare della vicenda criticando il comico ligure.

 

 

 

Poi se la prende con Giulia Bongiorno, senatrice leghista e avvocato della ragazza che ha sporto denuncia contro il 19enne Ciro e tre suoi amici. "Non esiste al mondo che una parlamentare possa continuare a esercitare la professione di avvocato. È un cortocircuito inverecondo. Vale per qualsiasi parlamentare e partito, ma vale ancora di più se sei una parlamentare (nonché ex ministro) di peso della Lega, un’avvocatessa di grido e – contemporaneamente! – difendi la presunta vittima del figlio di uno dei tuoi più grandi nemici politici": queste le insinuazioni del giornalista riportate sul Fatto.

 

 

 

Poi, la morale di Scanzi va a colpire chi non comprende una persona "oggi fuori fuoco": "È spaventosa, nonché schifosa, questa voglia di infierire su chi già non riesce neanche più a muoversi. Il Grillo di quel video è un uomo oltremodo ferito, per nulla lucido e brancolante nel suo abisso". Infine, quasi dubitando della capacità di intendere e volere di Grillo, ha sentenziato: "Una persona di buon cuore avrebbe dovuto impedirgli in ogni modo di girare prima e (soprattutto) pubblicare poi quel video".

 

 

 

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