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Andrea Scanzi, da Lilli Gruber un'altra sparata: "Voi di destra non avete uno straccio di intellettuale"

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La sinistra è superiore alla destra perché può contare su numerosi intellettuali: questo il pensiero che Andrea Scanzi ha espresso quasi in preda a un raptus in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo un paio di sere fa. "Voi di destra vi sentite inferiori perché non avete uno straccio di intellettuale da trecento anni", si era sfogato il giornalista del Fatto Quotidiano. Il Giornale, allora, non ci ha pensato due volte e ha pubblicato una lista molto lunga di intellettuali di destra.

 

 

 

"Accettiamo volentieri la divertente provocazione. Scanzi potrebbe dare una occhiata agli autori di destra, per vedere se ne trova almeno un paio significativi e degni di essere letti", ha ironizzato il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. A tal proposito è stato ripreso il famoso elenco stilato dal poeta Giovanni Raboni nel 2002 sul Corriere della sera. Nella lista viene fatto riferimento sia agli intellettuali nel mondo sia a quelli italiani. Nella prima categoria, per esempio, ci sono T. S. Eliot, E. M. Forster, Hamsun, Hesse, Ionesco, Jouhandeau, Jünger, Thomas Mann. E molti altri ancora.

 

 

 

Tra quelli italiani, per citarne solo qualcuno, ci sono  Croce, D'Annunzio, Carlo Emilio Gadda, Landolfi, Marinetti, Montale, Palazzeschi, Papini, Pirandello, Prezzolini, Tomasi di Lampedusa. Nonostante il lungo elenco, il Giornale scrive che "il grande poeta era stato un po' stretto di manica. Del resto il pezzo, elenco a parte, si prendeva quasi una pagina intera". Il quotidiano, poi, spiega di non aver citato intellettuali viventi per evitare l'accusa di partigianeria: "Facciamo un solo nome, in omaggio a Scanzi: un grande antimoderno, Massimo Fini, autore di saggi illuminanti, collaboratore del Fatto. Scanzi avrà intercettato di sicuro almeno quelli".

 

 

 

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