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Matteo Salvini, la clamorosa frase rubata: "E niente, sembra proprio che...". Mai così feroce: Zingaretti e piddini umiliati

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Ieri, venerdì 14 maggio, una importante vittoria per Matteo Salvini. Il gup di Catania, Nunzio Sarpietro, ha disposto il "non luogo a procedere" contro di lui nel caso Gregoretti, laddove era accusato addirittura di "sequestro di persona". Smontato insomma il teorema di M5s e Pd, che lo spedirono a processo per i fatti risalenti all'epoca in cui era ministro dell'Interno. Smontata la pagliacciata dei vari Giuseppe Conte e Danilo Toninelli, che secondo la procura presero parte alla decisione, una scelta condivisa dall'interno governo. Ovvio, scontato, ma non per chi ha una sola arma per provare a sconfiggere e contenere Salvini: i giudici, la magistratura.

 

A caldo, dopo la decisione, Salvini ha infatti ricordato che "le battaglie politiche si vincono alle urne o in Parlamento, non grazie alla magistratura". Dunque, il leader della Lega ha rivolto un pensiero ai suoi figli ed è tornato a cannoneggiare contro Luciana Lamorgese, attuale ministro dell'Interno, sostenendo che i suoi due anni al Viminale ne abbiano dimostrato l'incapacità nel gestire l'emergenza-immigrazione. Salvini, inoltre, ha aggiunto che per il Carroccio l'unico interlocutore sul tema è Mario Draghi.

 

E sulla vicenda Gregoretti ecco piovere la strepitosa satira di Osho. Siamo ovviamente sulla prima pagina del Tempo di oggi, sabato 15 maggio. Ecco il titolo: "Il giudice assolve Salvini, mai sequestrato nessuno". A corredo una fotografia in cui il leghista guarda, sorridente, dritto negli occhi un cupo Nicola Zingaretti. Ed ecco che Osho attribuisce a Salvini questa frase: "E niente, sembra proprio che me dovete provà a batte alle elezioni". Satira, ma neppure troppo: pura verità. E, soprattutto, una frase che - pur non in romanesco - Salvini aveva pronunciato poco prima. Zingaretti e piddini colpiti e affondati dal quotidiano diretto da Franco Bechis.

 

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