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Giorgia Meloni a testa in giù, nuovo caso: gli studenti di Ca' Foscari a Venezia difendono il prof antifascista

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L’Università Ca’ Foscari di Venezia è ancora in subbuglio per la vicenda del libro di Giorgia Meloni a testa in giù e della conseguente ironia del professore Sullam. La rettrice Tiziana Lippiello ha parlato di un “equivoco” che ha scatenato la bufera e ha ribadito la “totale estraneità” dell’Ateneo all’iniziativa personale del professore, sottolineando però l’insostenibile clima d’odio e di insulti che si è creato attorno a Sullam. 

Secondo il collettivo antifascista, la rettrice non ha però fatto abbastanza in difesa del suo professore: e così gli studenti stanno protestando da giorni. Addirittura hanno rivolto un appello anche all’esterno dell’Università, invitando chiunque ad andare a capovolgere il libro “Io sono Giorgia” e postando gli scatti compiaciuti sui propri profili social. “Come studenti universitari - si legge in un post su Facebook - non accettiamo nessuna retorica sulla violenza quando si prende parola e si pratica antifascismo, specialmente se ci si oppone a partiti come Fratelli d’Italia, che ogni giorno praticano odio nelle forme più subdole inneggiando apertamente al sessismo, al razzismo e alla violenza fascista”. 

 

“Chi prende parola e mette in pratica antifascismo - continuano gli studenti - non può essere in alcun moto condannato. Violenta e incitatrice d’odio è la Meloni e tutti i partiti e le istituzioni che parteggiano per loro. Non possiamo che condannare, quindi, la nostra rettrice per le dichiarazioni fatte a seguito della vicenda del prof Sullam: non possiamo accettare che l’Università presti il fianco allo sporco gioco di partiti politici”. 

 

 

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