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Papa Francesco, la "sfuriata in redazione" all'Osservatore romano. Indiscreto pepatissimo: "Con la Gazzetta dello sport..."

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L' 1 marzo, su due pagine intere de L Osservatore Romano Paolo Ruffini tracciava un bilancio esaltante dei sei anni di vita del dicastero per la comunicazione di cui è prefetto. Ma dal Papa, fa sapere l'Espresso, non è arrivato il minimo grazie né a lui né agli altri comprimari del dicastero: da Andrea Tornielli, direttore editoriale, ad Andrea Monda, direttore de L'Osservatore Romano.

 

 

 

Il 24 maggio il Papa infatti si poi è recato in visita nel palazzo che ospita i media vaticani. Ma invece di celebrare i 160 anni dello quotidiano pontificio che si occupa dello Stato del Vaticano, ha avuto per esso solo parole di rimprovero. Il giornale a cui Bergoglio ha preferito far festa è stato La Gazzetta dello Sport, venduto in edicola con in omaggio il libro Lo sport secondo papa Francesco.

 

 

 

 

"Quello stesso 31 maggio Francesco ha ricevuto in udienza ufficiale Monda, e due giorni prima Tornielli. Ma non devono essere stati colloqui distesi. Troppo fresca era l' umiliazione inferta ad entrambi e a Ruffini dalla visita papale del 24 maggio al loro quartier generale. Tutto bello, aveva detto loro il papa, ma la domanda è quest' altra: 'quanti ascoltano la Radio, e quanti leggono L' Osservatore Romano?'. Voi siete come 'la montagna che partorisce il topolino'.", ha scritto l'Espresso. Dando così il la alle possibili interpretazioni sul perché il Santo Padre non abbia gradito l'Osservatore Romano e lo abbia platealmente fatto capire. L'ipotesi è che il quotidiano pontificio sia troppo legato ad una idea di religione elitaria, lontana da quello terzomondista, popolare dell'argentino. Il suo omaggio alla Rosea di Urbano Cairo è forse un messaggio chiaro a Monda e Tornielli: un giornale più popolare meno lontano dai problemi della gente, meno attento alle politiche vaticane. Staremo a vedere.

 

 

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