Cerca
Cerca
+

Vittorio Sgarbi e le molestie subite in chiesa: "Non fu uno stupro, quel prete mi fa pena. Ormai è morto, ma in tutti questi anni..."

  • a
  • a
  • a

Un Vittorio Sgarbi a tutto campo, quello che si confessa ospite a KlausCondicio, il web-talk condotto da Klaus Davi su YouTube. Il critico d'arte torna a parlare anche delle molestie che subì da un prete quando aveva soltanto quattordici anni. "Se ho perdonato il prete che tentò di baciarmi a quattordici anni? Non ho mai vissuto il tentativo di seduzione del sacerdote come uno stupro, mi ha fatto tenerezza, pena - premette Sgarbi -. Certo, in certi casi si può parlare di violenza, ma in altri casi sono atti di tenerezza che vanno compresi. Lui è morto da molti anni e non l’ho mai incontrato, però non ho mai pensato di denunciarlo o di chiedere risarcimenti", sottolinea.

 

Dunque si passa alla politica. Si parla di Roma, della corsa per le amministrative. Negli ultimi giorni, in caso di vittoria del centrodestra con Enrico Michetti, si è parlato anche di Sgarbi assessore alla Cultura. E così ecco che il critico apre il fuoco contro Virginia Raggi, la sindachessa grillina: "Penso che la Raggi sia stata un pessimo sindaco per la città di Roma. L’elezione della Raggi rappresenta la parabola tragica e triste di Beppe Grillo - rimarca - . Quel modello politico, civico e culturale che ha sostenuto la Raggi ha portato in realtà a votare per lui e non per lei; la Raggi ha svolto delle funzioni di ‘supplenza’ senza avere nessuna competenza amministrativa o di qualsiasi altra attività a lei riconosciuta", picchia durissimo.

 

E ancora, contro la Raggi e la sua amministrazione: "Nella città della cultura universale, del Rinascimento, l’unica impresa che sono riusciti a ideare è quella dello stadio con quattro grattacieli, quando Roma è una città con una skyline orizzontale. Da lì è nata la mia polemica. Come donna invece la giudico come una persona qualunque, priva di qualsiasi particolare attenzione", conclude Vittorio Sgarbi. Insomma, a Virginia Raggi voto zero...

 

Dai blog