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Marco Travaglio insulta Draghi e insiste: "Non me ne frega niente, non discuto con gli idioti"

 Marco Travaglio

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"Non me ne frega niente". Marco Travaglio ostenta indifferenza per la bufera che hanno scatenato i suoi insulti al premier Mario Draghi durante la festa di Articolo Uno. Sentito dall'Adnkronos, il direttore del Fatto Quotidiano, la chiude con una citazione: "Come diceva Arthur Bloch, non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza...". Insomma, sono tutti idioti, tranne lui. 

 

 

 

 

Ieri sera 25 luglio, dal palco di Bologna, Travaglio aveva attaccato duramente il presidente del Consiglio Draghi, "un figlio di papà, un curriculum ambulante, uno che visto che ha fatto bene il banchiere europeo sarebbe competente anche in materia di sanità, di giustizia, di vaccini eccetera. Invece mi dispiace dirlo che non capisce un c***o, né di giustizia né di sociale né di sanità. Capisce di finanza ma non ha la scienza infusa. E non ha neanche l'umiltà. Perché a furia di leggere che è competente su tutti i rami dello scibile…". Una serie di offese pesanti considerando anche il fatto che il premier Draghi è orfano di entrambi i genitori dall'età di 14 anni. 

 

 

 

 

 

 

Ovviamente l'attacco a Draghi è stato anche un modo per Travaglio per rimarcare quanto invece era più bravo il suo amatissimo Giuseppe Conte. "Voi capite per quali il motivo per cui sono popolari si dice populisti. Popolare è un pregio, populista è un difetto. E' per quello che l'hanno buttato giù. Poi non è che non hanno fatto degli errori. Secondo me li hanno fatti e nel libro li ho elencati. Ma non li hanno mandati via per i loro errori ma per i loro meriti. E hanno messo al loro posto l'esatta antitesi". Draghi appunto, il "figlio di papà".

Affermazioni dalle quali ha preso le distanze il ministro della Salute e leader di Articolo uno, Roberto Speranza che ha detto: "Uscita infelice che non rappresenta certo il punto di vista di Articolo Uno che sostiene convintamente la sua azione di governo". 

 

 

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