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In Onda, Maurizio Molinari sull'attacco hacker alla regione Lazio: "Chi c'è dietro e perché non escludiamo simpatie politiche"

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La Regione Lazio ha subito un grave attacco hacker: un gruppo di pirati informatici ha infatti preso in ostaggio i dati sanitari di tutti i cittadini, comprese le più alte cariche dello Stato e i principali nomi della nostra politica. Per Maurizio Molinari, interpellato da Concita De Gregorio e David Parenzo a In Onda su La7, il tutto è da imputare a "un'organizzazione criminale che ha messo a segno più volte simili attacchi contro Paesi occidentali". Il direttore di Repubblica svela nella puntata del 2 agosto che "sono gruppi criminali che in genere operano dai territori dell'ex Unione Sovietica, usano software molto aggressivi che riescono ad imprigionare intere banche dati e poi chiedono il riscatto. Sono dei pirati informatici, criminali del nostro tempo, il cui fine è arricchirsi". Immediata la domanda tendenziosa della conduttrice: "Chi può fare un attacco del genere? I no-vax?". 

 

 

"Sono pirati il cui fine è arricchirsi. Non possiamo escludere - prosegue a quel punto Molinari su basi infondate -, che questi criminali abbiano delle simpatie politiche, perché sono persone anti-Stato e potrebbero avere posizioni no-vax. Non è mai accaduto niente di simile, abbiamo milioni di dati di cittadini nelle mani dei criminali". 

 

 

Stesso allarme lanciato in giornata da Nicola Zingaretti, presidente della Regione: "Il Lazio è vittima di una offensiva criminosa, la più grave mai avvenuta sul territorio italiano. È stato introdotto un virus che ha bloccato una parte importantissima dell’erogazione dei servizi dell’istituzione regionali: sono stati bloccati quasi tutti i file del Centro elaborazione dati e di prenotazione dei vaccini". 

 

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