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Variante Delta, la bomba di Massimo Galli a L'aria che tira: "A cosa vanno costrette le case farmaceutiche"

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L'estate sta finendo. E si teme una nuova ondata del coronavirus in autunno, proprio come lo scorso anno. Insomma, la variante Delta continua a fare paura. E così si parla di ciò che potrà accadere a L'aria che tira, il programma in onda su La7. A fare il punto è Massimo Galli, il quale parte esprimendo la sua solidarietà a Matteo Bassetti, il collega finito nel mirino dei no-vax e minacciato anche la scorsa notte: "La solidarietà a Matteo Bassetti è fuori discussione, è insopportabile che possano accadere queste cose", taglia corto l'infettivologo del Sacco di Milano.

 

Ma Galli, poi, sposta il suo mirino sulle case farmaceutiche: "Adesso bisognerebbe costringere le case farmaceutiche a lavorare su una vaccinazione che vada bene per una variante che in questo momento ha preso quasi l'esclusiva", sottolinea. Quindi, l'esperto si mostra ancora scettico sulla terza dose del vaccino: "Applicarla in maniera indiscriminata, a tutti, mi lascia perplesso. C'è da comprendere se abbia efficacia", sottolinea Galli.

 

Però, l'infettivologo, torna ad insistere sull'obbligo vaccinale: "In una situazione politicamente diversa e più responsabile l'obbligatorietà del vaccino sarebbe già stata imposta o non sarebbe stata necessaria. Ora non saremmo qui a discutere del Green pass, che è un surrogato", afferma.

 

Infine, l'immancabile siparietto con il meteorologo Paolo Sottocorona, il quale si rivolge a Galli affermando: "Posso mandare i miei saluti alla stella polare nella nostra famiglia per quel che riguarda le informazioni?". Saluto raccolto e ricambiato con altrettanto miele: "Lei è il mio meteorologo preferito in assoluto", ha concluso Massimo Galli.

 

 

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