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Maria Giovanna Maglie, proteste per il ddl Zan: "Un idrante neanche a pagarlo", la Lamorgese come lo spiega?

venerdì 29 ottobre 2021
Maria Giovanna Maglie, proteste per il ddl Zan: "Un idrante neanche a pagarlo", la Lamorgese come lo spiega?

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Trova le differenze. E le differenze in questione, in verità, sono piuttosto semplici da individuare. E stuzzicano l'attenzione di Maria Giovanna Maglie. Si sta parlando di due fatti ben distinti: le proteste dei portuali a Trieste contro il Green pass e quelle degli indignati per la mancata approvazione del ddl Zan, bocciato mercoledì al Senato con la cosiddetta tagliola.

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Riavvolgere il nastro di qualche giorno. Torniamo al Senato, al momento in cui con la cosiddetta tagliola è stato...

Due proteste unite da un comune denominatore: nessuna delle due si è rivelata violenta. No, di scontri non ce ne sono stati né da una parte né dall'altra. Eppure, come detto, una differenza c'è stata. Ed è proprio su quella differenza che la Maglie, su Twitter, sposta l'attenzione.

Scrive infatti la giornalista: "Proteste a Milano e a Roma contro il fallimento del ddl Zan. Legittime anche se menzognere - premette battagliera - nessun diritto negato, sventato attacco alla libertà d'espressione", dice la sua.

Dunque, a stretto giro di posta, Maria Giovanna Maglie aggiunge: "Vorrei far notare che non c'era nessun distanziamento, e un idrante della polizia neanche a pagarlo", conclude. Già: perché a Trieste chi protestava è stato disperso con gli idranti? E perché a Milano e Roma invece no? Senza entrare nel merito delle proteste e delle

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Nemmeno due giorni dopo a Otto e Mezzo hanno finito di "indignarsi" per l'affossamento al Senato del ddl Z...
ragioni di chi protestava, la differenza salta agli occhi in modo lampante. E chissà il ministro Luciana Lamorgese, questa differenza, come saprebbe spiegarla...