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Matteo Bassetti e il Green pass, "in Italia domina l'ideologia". A valanga contro Speranza: "Inadeguato"

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"La capacità e la velocità di alleggerire le misure restrittive per il contenimento del Covid sono direttamente correlate alla adeguatezza di chi dovrebbe decidere". Matteo Bassetti, su Facebook, parte nuovamente all'attacco, durissimo, del ministro della Salute Roberto Speranza e del premier Mario Draghi. Il tema è quello di Green pass e riaperture: nonostante la curva della pandemia sia progressivamente sotto controllo da settimane, con il numero di contagi in calo su tutta la linea anche per effetto ormai conclamato della variante Omicron, l'esecutivo esita a ridare piena libertà ai cittadini italiani.

 

 

 



"Spiace constatare che in Italia, nonostante sia uno dei Paesi più vaccinati d'Europa, prevalga un atteggiamento ideologico e non scientifico nei confronti dei divieti e delle restrizioni", sottolinea Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova. "Altri Paesi europei - prosegue l'infettivologo - hanno già annunciato il superamento delle misure di contenimento. Dal prossimo 14 marzo in Francia non ci sarà più l'obbligo di indossare la mascherina, al chiuso e all'aperto, e di presentare il Green Pass. Anche la Germania da metà marzo non chiederà più il Green Pass per bar, ristoranti, hotel ed eventi all'aperto fino a 25 mila partecipanti". "In Spagna invece - conclude l'infettivologo - non verrà più pubblicato un bollettino ufficiale giornaliero sulla situazione sanitaria riguardante il Covid. E in Italia? Si contrappone l'ideologia al pragmatismo guidato da scienza e vaccini".

 

 

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