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Quarta Repubblica, Edward Luttwak: "La fuga di Zelensky? Così il premier ucraino ha fregato Vladimir Putin"

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Tra i maggiori esperti di "faccende" militari, per certo, c'è Edward Luttwak, il politologo Usa e presenza fissa nelle tv italiane. Soprattutto ora che infuria la guerra in Ucraina, la violenta invasione scatenata da Vladimir Putin e dalla Russia. E a fare il punto sul conflitto, ospite in collegamento con Quarta Repubblica di Nicola Porro - il programma di Rete 4 nella puntata di lunedì 7 marzo - ecco proprio Luttwak.

 

Si parte da una considerazione su Volodymyr Zelensky, il premier ucraino braccato dalle forze russe, che lo vogliono eliminare. Putin, spiega il politologo, "riteneva che Zelensky fuggisse e che gli ucraini non combattessero, non era pronto a questo scenario e alla resistenza sempre più forte dell’Ucraina". Insomma, zar e Russia sorpresi dalla resistenza ucraina. 

 

Dunque, l'esperto frena sull'ipotesi di conflitto globale. Ma la ragione con cui spiega la posizione è differente rispetto a molte altre ricostruzioni che abbiamo sentito negli ultimi giorni: la circostanza, per Luttwak, è improbabile perché l'esercito russo è semplicemente inadeguato. Così come sarebbero inadeguati i mezzi impiegati in Ucraina: "Le forze russe entrate in Ucraina - riprende -, siccome non anticipavano una vera guerra, sono le forze dei distretti militari. Non sono le ultime unità, le migliori, con gli ultimissimi carri armati e così via. Quello che si vede in maggioranza è roba degli anni Ottanta e persino degli anni Settanta". 

Infine, Luttwak esorcizza anche la possibilità che Vladimir Putin bombardi a tappeto le città, insomma faccia ancor peggio dell'orrore che ha scatenato fino ad oggi: "L'opzione di bombardare a tappeto sarebbe assurda in ogni caso, per il fatto che non hanno la capacità per farlo e, secondo, più bombardi una città più è difficile per un esercito entrarci e combattere. Le macerie aiutano i difensori, non gli offensori", conclude un profetico Edward Luttwak.

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