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Ucraina, Toni Capuozzo: "Gli orrori del battaglione Centuria". Fascisti con Kiev, un'inquietante ricostruzione

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No, non fa sconti a nessuno Toni Capuozzo, il giornalista e inviato di guerra, esperto di conflitti e geopolitica. E non fa sconti a nessuno nemmeno a Controcorrente, la trasmissione di Rete 4, dove torna a parlare del conflitto in Ucraina scatenato dalla Russia di Vladimir Putin. Quella di Capuozzo è una lettura sfaccettata, per nulla banale. Una lettura in cui di fatto punta il dito contro entrambi gli schieramenti.

 

Per Capuozzo, infatti, vi è uno scontro in atto tra formazioni fasciste infiltrate negli schieramenti di tutte e due le parti in causa nel conflitto. "Ci sono sicuramente formazioni non ininfluenti di tipo fascista inglobate nella struttura militare ufficiale dell'Ucraina - ragiona il giornalista -. E non solo il battaglione Azov. C'è una formazione più preoccupante che si chiama Centuria e che contiene cadetti diramati in tutte le strutture dell'apparato ucraino", svela Capuozzo, ponendo interrogativi e questioni che spesso passano sotto traccia. "Ma ci sono fascisti anche dall'altra parte. Tra gli indipendentisti del Donbass, ad esempio, ci sono delle formazioni che non puoi che definire fascisti. Da questo punto di vista è una guerra tra opposti fascismi", conclude Capuozzo.

 

Il giornalista, soltanto ieri, mercoledì 16 marzo, si interrogava su Volodymyr Zelensky e la recente conferma del fatto di rinunciare all'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Capuozzo, infatti, si chiedeva: "Perché non lo ha detto venti giorni prima?", ossia prima che esplodesse questa violentissima e terrificante guerra. Insomma, anche il premier ucraino, secondo il giornalista, avrebbe potuto muoversi meglio in questo drammatico e complicatissimo contesto.

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