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Non è l'arena, Massimo Cacciari gela Giletti con un giro di braccio: "Impossibile"

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"Non c'è paragone possibile tra Saddam Hussein e Vladimir Putin". Ospite di Non è l'arena, Massimo Cacciari gela Massimo Giletti con una ampia e significativa sbracciata: "Con Saddam potevi abbatterlo, ucciderlo, potevi invadere uno stato sovrano membro dell'Onu come l'Iraq, e noi occidentali ce ne siamo abbondantemente fregati - sottolinea il filosofo, in collegamento con gli studi di La7- fintanto che non è arrivato il terrorismo e allora abbiamo iniziato a preoccuparci un po' per gli effetti di quella sciagurata guerra di 20 anni fa". 

 

 

 

Diverso, sottolinea ancora Cacciari, il caso della guerra in Ucraina e di Vladimir Putin: "Con la Russia o tratti e ti  metti d'accordo o arrivi alla Terza guerra mondiale. Con l'Iraq non correvi il pericolo, con la Russia sì. O tratti e ti metti d'accordo, tra imperi, oppure se ritieni che la Russia sia un paesetto qualsiasi, retto da un dittatore e te ne vuoi liberare, bravi, complimenti e stiamo a vedere".  

"Paragone non possibile". Massimo Cacciari gela Giletti: guarda il video a Non è l'arena
 

"Ma dov'è finita questa Europa che doveva fare i ponti e trattare?", chiede uno sconcertato Giletti. "Eh Giletti, dov'è finita. A me lo chiede? "Era la nostra generosa utopia, razionale utopia dopo la Caduta del Muro e la fine dell'Unione sovietica. Sembrava che quella fosse la strada, la fine della Guerra fredda con il dialogo tra Stati Uniti e Russia e l'Europa in mezzo".

 

 

 

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