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Otto e Mezzo, Lucio Caracciolo e la teoria del riflesso: "Se i russi vedessero la tv italiana...", il trionfo di Putin

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Lucio Caracciolo controcorrente. Ospite di Otto e Mezzo su La7, l'esperto di geopolitica si dice scettico: "Ma siamo sicuri - chiede a Lilli Gruber nella puntata di venerdì 1 aprile - che se i russi avessero accesso alla nostra informazione, il consenso di Vladimir Putin scenderebbe?". Il fondatore della rivista Limes ricorda che la censura esiste ovunque e che i russi "hanno un'idea diversa di guerra dalla nostra". Per loro, è il suo ragionamento, "c'è un presidente che viene attaccato e quindi per riflesso, dato che sono russi, alla fine stanno con lui". 

 

 

Poco prima Caracciolo si è lasciato andare a una sua ipotesi su quanto accaduto a Belgorod, quando deposito di petrolio in Russia è stato attaccato. Per l'esperto ci sono tre scenari. Il primo è che "potrebbero essere stato effettuato da elicotteri mandati dall'esercito, quindi dal presidente Volodymyr Zelensky", il secondo è che "potrebbero essere i russi che si sono auto-bombardati per propaganda". E infine la teoria che più sorprenderebbe: "Possono essere ucraini che hanno disobbedito a Zelensky". Magari - ha proseguito - "qualcuno che non è troppo contento che vada a trattare con Vladimir Putin e vuole ritardare".

 

 

Immediata la reazione del giornalista russo Petr Fedorov, anche lui in collegamento con la Gruber: "Io penso che noi possiamo pensare tutto ma quando saranno fatte indagini potremo discutere e dire quello che è successo. Ora non ha nessun senso. Io non sono ottimista". E ancora: "Sono morte 1500 persone ha detto il ministero della Difesa, è una leggenda quella della censura in Russia". Se lo dice lui.

 

Qui l'intervento di Lucio Caracciolo su Putin a Otto e Mezzo

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