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Alessandro Orsini, "Zelensky incapace?". La stangata: soldi, indiscrezioni rovinose sul prof

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Alessandro Orsini fa ancora discutere. Dopo l'università Luiss che ha preso le distanze e la Rai che ha stracciato il contratto con CartaBianca, anche l'Eni sembrerebbe aver preso provvedimenti nei confronti del sociologo del terrorismo. Il motivo, ancora una volta, potrebbe essere la guerra in Ucraina. Orsini infatti era finito nell'occhio del ciclone, accusato dalla tv di Stato di strizzare l'occhio a Vladimir Putin. Nella puntata di CartaBianca andata in onda martedì 5 aprile, l'esperto di geopolitica ha detto la sua criticando in modo durissimo Volodymyr Zelensky. Per lui il presidente ucraino "deve fare pace con se stesso. Deve darsi una calmata, politicamente è un incapace". Parole che, stando a quanto riportato da Tpi, avrebbero attirato l'attenzione dell'Ente nazionale idrocarburi.

 

 

L'azienda, rivelerebbe una fonte, non avrebbe intenzione di rinnovare il finanziamento che eroga dal 2016 all’Osservatorio interno alla Luiss diretto da Orsini. L’Osservatorio in questione è stato fondato dallo stesso Orsini sei anni fa e si occupa di ricerca, consulenza, organizzazione di eventi pubblici: la sua missione – è quanto riportato sul sito – è "creare ponti tra il mondo accademico e il pubblico, con l’obiettivo di consentire un processo decisionale informato sulle questioni di sicurezza internazionale". Oltre all'osservatorio il docente lavora assieme a un gruppo di analisti al quotidiano online Sicurezza Internazionale.

 

 

Più nel dettaglio gli aiuti dell'Eni sono destinati a "Geopolitica dell’energia", un progetto volto alle "analisi dei fenomeni di natura sociale, politica e culturale che caratterizzano i Paesi dell’area Mediterranea e del Medio Oriente e del loro impatto sul business dell’energia". L'indiscrezione sulla fine dei finanziamenti non è ancora stata ufficializzata, con l'Eni che ha preferito non commentare. Almeno al momento.

 

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