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Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi demolisce Mario Draghi: "Ma di quale pace parla?"

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Sempre una voce fuori dal coro, controcorrente. Sempre, e semplicemente, Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte era infatti ospite in collegamento con Nicola Porro a Quarta Repubblica, nella puntata in onda su Rete 4 nella serata di lunedì 11 aprile.

 

Al centro del dibattito c'erano ancora le dichiarazioni di Mario Draghi di qualche giorno prima, quel "volete la pace o il condizionatore acceso" che tanto ha fatto discutere. Frase che, con discreta evidenza, non trova del tutto concorde Sgarbi, non tanto per il parallelismo con il condizionatore quanto, piuttosto, per l'effettiva possibilità di conseguirla, una pace. 

 

"La pace di cui parla Mario Draghi - spiega il critico - è una pace eventuale e remota. Dunque proprio non si capisce di che pace parla. Questa guerra minaccia di non finire", profetizza Vittorio Sgarbi, con una metaforica ma sonora tirata d'orecchie al presidente del Consiglio. Comunque sia, Sgarbi si mostra concorde sulle mosse in Algeria del premier, paese a cui si è rivolto per l'approvvigionamento di gas in vista dell'addio alle forniture russe: "Siamo in stato d'emergenza, allora ordinino di prendere il gas dove c'è", taglia corto e conclude Vittorio Sgarbi.

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