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Dilyara Gafurova a Controcorrente: "La mia vita da bisessuale in Russia", brutalizzata in pubblico

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Dilyara Gafurova, presidentessa della Charitable Foundation Sphere, è intervenuta a Controcorrente su Rete4 per spiegare che cosa significa vivere da bisessuale in Russia. La donna ha innanzitutto spiegato perché nessuna persona LGBT è al sicuro: i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transgender in Russia sono molto differenti rispetto a quelle delle persone eterosessuali. Colpa di una società estremamente conservatrice, in cui avere un orientamento diverso da quello considerato normale può essere molto difficile e causare problemi.

 

 

“Ho iniziato ad avere paura - ha raccontato Dilyara Gafurova - perché alcuni miei amici, che lavorano nel campo dei diritti umani, sono ricercati. Della gente si presenta a casa loro, bussa alle loro porte, li arresta, li interroga. Ho avuto la percezione che ciascuno di noi potrebbe essere il prossimo. È stata anche approvata una legge sugli agenti stranieri e ora è ancora più facile essere attenzionati dal governo. Nelle ultime due settimane gli attivisti LGBT sono stati riconosciuti come agenti stranieri, così diventa impossibile proteggere gli altri”.

 

 

In Russia non esistono nemmeno norme minime a tutela per le coppie dello stesso sesso. Anzi, il governo negli ultimi anni ha approvato leggi che proibiscono sempre di più la libera manifestazione da parte degli omosessuali in Russia, vietando i gay Pride e ostracizzandoli tutti fin dal primo, svoltosi il 27 maggio 2006 e conclusosi con l’arresto di alcuni manifestanti. Di conseguenza l’omofobia è ancora molto diffusa in Russia, con le violenze ai danni di omosessuali che si verificano in tutto il Paese.

 

 

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