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Fabrizio Rondolino, la lista di proscrizione: "I nomi di chi sta con stupratori e torturatori". E poi scompare...

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"Ricordatevi questi nomi. Hanno scelto gli assassini, i torturatori, gli stupratori. Non lo dimenticheremo": con queste parole Fabrizio Rondolino si è riferito ai relatori intervenuti a Roma sul palco del Teatro Ghione durante un evento contro "l’esaltazione delle armi come soluzione". Tra di loro attori come Elio Germano, Ascanio Celestini, Sabina Guzzanti, Moni Ovadia; artisti come Fiorella Mannoia ma anche giornalisti come il direttore di Avvenire Marco Tarquinio. Tutti si sono espressi contro l'invio delle armi a Kiev. E per questo sono stati accostati a chi ha compiuto crimini di guerra in territorio ucraino.

 

 

 

 

Rondolino, giornalista, ex militante del Pci e membro dello staff di Massimo D'Alema, è stato accusato sui social di aver stilato una lista di proscrizione, mettendo nel mirino i pacifisti. Il suo tweet ha scatenato un'indignazione tale che Rondolino poi è stato costretto a cancellare non solo il post ma anche il proprio profilo Twitter. 

 

 

 

Non è la prima volta che il giornalista finisce nella polemica. Qualche tempo fa si è parlato di lui per una presunta mail inviata a Matteo Renzi nel 2017. Rondolino, che all'epoca era tra i consiglieri del leader di Italia viva, avrebbe prospettato l’ipotesi di costituire una redazione apposita per colpire gli avversari politici, in particolare i grillini, ma anche il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio. Il tutto su un sito costruito sulla base di un server estero.

 

 

 

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