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Otto e Mezzo, Travaglio: "Quei puzzoni...". E Cacciari sbrocca

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Mario Draghi come fumo nero negli occhi per Marco Travaglio. Il giornalista, ospite di Otto e Mezzo su La7, non nasconde la sua contrarietà al premier. Asserzioni però che non trovano d'accordo Massimo Cacciari. Il filosofo, in collegamento con Lilli Gruber nella puntata di martedì 28 giugno, perde le staffe: "Senza Draghi noi non staremmo meglio, staremmo 10 miliardi di volte peggio. Senza di lui, l’Europa non ci avrebbe dato i soldini e bene o male ci sta parando dalle varie emergenze, prima la pandemia e poi la guerra. Con Draghi lo spread è ancora sotto controllo". 

 

 

Immediata la replica di Travaglio, il cui sfogo è incontenibile:"Ammazza lo spread è a 240, i puzzoni che c’erano prima glielo hanno lasciato a 90. È un governo che non ha fatto niente, nemmeno il tetto al prezzo del gas. Sulla guerra, poi, questo governo ha una posizione folle".

 

 

Finita qui? Neanche per sogno. Ecco che Cacciari prosegue: "Ma va, senza Draghi saremmo quasi al default, va bene? Questa è la vera forza di Draghi, è l’unica persona nel ceto politico italiano di cui le potenze reali si fidano. Il resto sono chiacchiere". Poco prima l'ex sindaco di Venezia aveva descritto il nuovo quadro politico con l'addio di Luigi Di Maio al Movimento 5 Stelle: "Credo ci sia un'area che va da Di Maio a Letta, con il nuovo centro, che sosterrà il governo Draghi fino alla fine. E questa stessa area politica si presenterà alle elezioni difendendo Draghi, si tratterebbe dunque di una sorta di partito del premier".

 

 

 

 

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