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Papa Francesco sconvolge il Vaticano: "Nessun problema, la porta è aperta"

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La domanda più fatta sul volo che ha riportato Papa Francesco in Vaticano dopo il viaggio in Canada è stata quella sulle sue dimissioni. Del resto già da mesi si rincorrono indiscrezioni sul fatto che il pontefice stia meditando di lasciare il suo posto. Finora, Bergoglio non ha mai confermato, lasciando però sempre uno spiraglio di possibilità. Anche stavolta ha spiegato che "sarà il Signore a dirlo".  "Si può cambiare Papa, si può cambiare, non c'è problema. La porta è aperta", ha puntualizzato Francesco sottolineando come l'idea non sia "una catastrofe". Poi ha aggiunto: "n questo momento sinceramente non penso a questa possibilità. Ma questo non vuol dire che dopodomani non cominci a pensarci. Ma sarà il Signore a dirlo". Così come sarà lo Spirito Santo a decidere il suo successore: "Questo è lavoro dello Spirito Santo, lo Spirito Santo questo lavoro lo sa fare meglio di me e meglio di tutti".

 

 

Di certo il Pontefice è stanco e sa benissimo che non potrà fare viaggi lo stesso ritmo di prima. "Credo che alla mia età e con questa limitazione devo risparmiare un po' per poter servire la Chiesa", ha detto ai giornalisti che lo accompagnavano sul volo: "Devo limitarmi un po' con questi sforzi. Cercherò di continuare a fare dei viaggi ed essere vicino alla gente perché credo che la vicinanza è un modo di servire". Per questo vorrebbe andare in Ucraina. E non è detto che non lo farà: "Vediamo adesso cosa trovo quando arrivo a casa". Più probabile il viaggio in Kazakistan: "Mi piacerebbe andare, è un viaggio tranquillo, senza tanto movimento, è un congresso di religioni. Per il momento tutto rimane. Devo anche andare in Sud Sudan, perché è un viaggio con l'arcivescovo di Canterbury e con il vescovo della Chiesa di Scozia perché abbiamo fatto tutti e tre insieme il ritiro due anni fa? E poi il Congo, ma sarà l'anno prossimo, perché c'è la stagione delle piogge, vediamo... Io ho tutta la buona volontà, ma vediamo la gamba cosa dice". 

 

 

Ma il volo-conferenza stampa ha dato l'occasione a Papa Francesco anche di lanciare un appello alle forze politiche in vista delle elezioni: "Serve responsabilità civica", ha detto. "Non voglio immischiarmi nella politica italiana", ha puntualizzato Bergoglio, "ma nessuno può dire che il presidente Mario Draghi non fosse un uomo di alta qualità internazionale. Io ho fatto una domanda a uno dei miei collaboratori, ho chiesto quanti governi ha avuto l'Italia in questo secolo, e mi ha detto 20. Questa è la mia risposta". Poi l'appello ai partiti: "Responsabilità. Responsabilità civica".

 

 

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