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Mezz'ora in più, Rosy Bindi: "Se devo essere onesta...", come seppellisce il Pd

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Il Partito democratico ha bisogno di rinnovarsi. Le elezioni sono state una batosta, ma anche una presa di coscienza. E così i dem devono trovare la quadra. Un'impresa, per Rosy Bindi, tutt'altro che semplice. Ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più, l'ex ministro esprime tutti i suoi dubbi: "Per onestà intellettuale - premette nella puntata di domenica 9 ottobre su Rai 3 - confesso di dubitare che un confronto assimilabile a quello dei vecchi congressi di partito possa avere luogo con le regole vigenti". Secondo la Bindi, infatti, il partito a guida Enrico Letta necessita di un "confronto franco e risolutivo".

 

 

Ma anche "che si portino in superficie diverse e alternative visioni del Pd. Si chiede al Pd di andare oltre se stesso, di essere attore e coprotagonista di un nuovo inizio". Guai però puntare il dito solo su un responsabile. Nonostante il segretario al momento sia Letta, la colpa del flop non è solo sua: "C'è da sciogliere l'autosufficienza delle altre forze politiche. Io ritengo che il congresso non debba limitarsi a cambiare il segretario al congresso, ma si apra una riflessione", prosegue mentre Gianni Cuperlo le dà ragione.

 

 

L'ex deputato dem è convinto che "non basta dire bisogna cambiare tutto e non spiegare come vuoi cambiare. Credo anch'io serva una grande forza ancorata ai valori della sinistra". Quello della Bindi sembra un chiaro riferimento agli alleati del Pd. Durante la campagna elettorale i dem non hanno fatto altro che tentare alleanze. Risultato? Sono rimasti soli, o quasi.

 

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