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Tagadà, Michela Murgia: "Solo parole dure", il governo la fa impazzire

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Michela Murgia ospite di Tagadà. Nel salotto di La7, nella puntata in onda giovedì 17 novembre su la7, la scrittrice viene chiamata da Tiziana Panella a commentare il tetto al contante. "Io non giro in tasca con 5mila euro e non conosco nemmeno nessuno che lo fa - premette sulla proposta del governo di innalzare il limite -. A meno che non abbia dei soldi in nero". Da qui ecco l'ennesima stoccata all'esecutivo: "Se inserisci questa cosa tra le tue priorità, in qualche modo stai comunicando indulgenza nei confronti dell'evasione, piccola o grande che sia. E questo non è il massimo". "A maggior ragione - interviene la conduttrice - in un Paese che si distingue per questo". 

 

 

Ma non finisce qui, in men che non si dica la Murgia passa dai contanti alla questione migranti su cui comunque le opinioni non cambiano. "Sto ancora digerendo la notizie dei due morti in Grecia, che comunque si aggiungono ai numerosi morti nel Mediterraneo dove c'è una tomba notevole". La scrittrice accusa l'opinione pubblica arrivando a dire che "non riusciamo a farci coinvolgere emotivamente, trattiamo la questione come fosse una tra le altre". Per lei, "è difficile parlare di questo, ci sono delle persone che muoiono e a me vengono solo parole dure". 

 

 

Poi ecco dove vuole arrivare a parare: "Di questi tempi dire parole dure può portarti in tribunale come dimostra la vicenda di Roberto Saviano". Quelle che invoca la Murgia però non sono parole dure, ma veri e propri insulti. Il collega Saviano ha infatti definito "bastardi" Salvini e Meloni, non si è limitato a criticare la loro linea politica. E ancora: "Ci sono delle responsabilità politiche nel non mandare soccorsi". Ancora una volta la Murgia incappa in un errore: i soccorsi l'Italia li invia eccome, visto che la Guardia costiera italiana è attivissima nelle operazioni di salvataggio. 

 

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