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Piergiorgio Odifreddi, il retroscena su Ratzinger: "Gli ho detto Dio non esiste"

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Piergiorgio Odifreddi, il celebre matematico, era amico di Papa Ratzinger. I due in questi anni dopo la rinuncia al Soglio di Pietro di Benedetto XVI, si sono visti e scritti. Tra il matematico e lo stesso Papa è nato un rapporto tra intellettuali basato anche sui grandi interrogativi dell'umanità: l'esistenza di Dio. E così lo stesso Odifredi in un'intervista a Fan Page spiega la reazione del Papa quando gli disse: "Dio non esiste": "Naturalmente gli scienziati non credono alla teoria del "disegno intelligente". Ne parlammo. Lui poco dopo essere stato eletto fece scrivere al potente cardinale Christoph Schonborn un articolo sul New York Times in cui si equiparava la teoria dell' evoluzione a un' ideologia, poiché esclude a priori ogni ruolo di Dio. Non potevamo essere d'accordo. Da matematico, comunque, a me interessava di più parlare di logica. Dialogammo a lungo di Kurt Friedrich Gödel, il più grande logico del ‘900, che sostenne di aver dimostrato nientemeno che l'esistenza di Dio, con tanto di calcoli matematici. Di questo discutemmo molto a lungo perché era un argomento più vicino ai miei interessi e anche alla teologia tradizionale.

 

 

Alla fine lui mi guardò e mi disse: "Lei crede davvero che per un fedele sia  rilevante dimostrare matematicamente l'esistenza di Dio?". Insomma, neanche il Papa dava grande importante alle presunte prove dell'esistenza del Padreterno". E ancora: "Io stesso non avrei mai messo in dubbio l'esistenza di Gesù. Poi, scrivendo "Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)", ho studiato più a fondo la questione. Chiaramente tutti i Vangeli sono costruiti ad arte e tutte le storie sulla nascita e morte di Gesù sono dei taglia-incolla da citazioni bibliche, come dimostrano tutte le note redatte dalla Cei stessa. Lì ho cominciato a dubitare effettivamente della veridicità dei Vangeli, ognuno dei quali tra l'altro restituisce una versione di Gesù diversa. Certo, non si può certo escludere che 2mila anni fa in Palestina sia esistito qualcuno chiamato Gesù, ma chiaramente non quello che tutti noi pensiamo". Infine la risposta del Papa: "In una lettera mi scrisse: "Le cose che lei dice di Gesù non sono degne del suo rango scientifico".

 

Mi invitò a studiare e mi indicò anche delle fonti, invitandomi a leggere il teologo protestante premio Nobel per la Pace Albert Schweitzer. Quest'ultimo scrisse un tomo di mille pagine, una ricerca sul Gesù storico dalla quale si evinceva chiaramente che avevo ragione io. Chiunque legga i Vangeli in maniera disincantata si accorge che le cose che ci sono scritte su Gesù sono incredibili, nel senso che non sono da credere. Risposi a Ratzinger che forse quelle considerazioni non erano del rango scientifico di un matematico, ma che le stesse erano del rango scientifico dei teologi del ‘900. Schweitzer, che Ratzinger mi aveva invitato a leggere, sbeffeggiava letteralmente i Cattolici, sostenendo che sono dogmatici ed ortodossi".

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