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Gomez attacca Nordio: "Non conosce la mafia", ma è un autogol

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"Ha dimostrato oggettivamente di non conoscere fenomeni come Cosa Nostra o la 'ndrangheta, forse perché faceva il pm a Venezia e non se n'è occupato": Peter Gomez, ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, ha attaccato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, spiegando che il Guardasigilli non si sarebbe mai occupato di organizzazioni criminali. Peccato, però, che non sia vero. Lo stesso Nordio, in un intervento in aula qualche settimana fa, ha ricordato di essersi occupato - tra le altre cose - anche della mafia del Brenta. Secondo il direttore de ilfattoquotidiano.it, comunque, il ministro avrebbe detto delle cose non vere: "Il giorno dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro, dire delle cose non vere, attaccare gli inquirenti che hanno indagato per arrivare a questo arresto e sostenere che le Forze di Polizia possono manipolare le trascrizioni per ragioni politiche è una cosa molto sbagliata".

 

 

 

Gomez, poi, è passato ad analizzare la situazione della giustizia in Italia, definendola "disastrosa": "Sono ridotti a richiamare, pagandoli a gettone, i pensionati ottantenni. Si parla tanto del costo delle intercettazioni... È vero, sono care, ma costano meno della metà rispetto a 10 anni fa. Si può ridurre ancora la spesa? Certamente, però il precedente governo purtroppo con Marta Cartabia ha sostenuto che non si poteva fare". E ancora: "Sappiamo tutti che i processi hanno una durata intollerabile. Quello che ci saremmo aspettati da questa maggioranza e da Nordio era che spiegassero ai cittadini: 'io sto facendo questo per far andare la giustizia più veloce'."

L'intervento di Peter Gomez a L'Aria che tira

 

 

 

"Noi scriviamo di Messina Denaro, delle sue malattie, delle sue intercettazioni, delle sue amanti... Diciamoci la verità, finché la privacy riguarda i poveri, i mafiosi, gli assassini, a nessuno frega niente delle intercettazioni. Quando invece riguarda politici o persone che guadagnano un sacco di soldi salta fuori il problema - ha continuato il giornalista -. Usciamo da questa ipocrisia". Infine la proposta provocatoria: "Facciano un elenco delle persone che non sono intercettabili e delle quali non ci possiamo occupare e noi ci occuperemo degli altri. Vi renderete conto che a noi di quello che fa il pizzicagnolo o di quello che fa il tabaccaio non importa nulla".

 

 

 

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