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Carlo De Benedetti, le condoglianze per il Cav: il messaggio

Andrea Valle
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E alla fine apparve anche il necrologio di Carlo De Benedetti. Proprio lui, l’avversario storico del Cav, firma sul Corriere della Sera il ricordo più atteso: «Carlo De Benedetti porge sentite condoglianze alla famiglia di Silvio Berlusconi».  L’ex premier è definito «indomito combattente». La data è quella del 12 giugno, ma dato il grande afflusso dei messaggi di cordoglio pervenuti al giornale, è stato necessario differire la pubblicazione di alcuni di loro, come testimoniano le oltre due pagine dedicate anche ieri ai ricordi di amici, colleghi, familiari e semplici simpatizzanti (erano presenti anche i messaggi di partecipazione di alcuni condomini: Corso Venezia, 39 e via Colonnetta, 5).  Nel mondo imprenditoriale c’è anche il ricordo di Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Ferrari, Confindustria e gruppo Fiat. Montezemolo dedica a Berlusconi queste parole: «Fuoriclasse del mondo della politica, dell’imprenditoria e dello sport con cui ho condiviso alcuni indimenticabili momenti della mia vita». Messaggi anche dai fratelli John e Lapo Elkann.

 


A metà tra imprenditoria e sport si colloca anche Massimo Moratti, che con il Cav ha condiviso decenni di rivalità calcistica. Moratti e la moglie Milly, esprimendo vicinanza alla famiglia del defunto, «ne ricordano la vitalità, l’intraprendenza ed il coraggio che lo hanno sempre contraddistinto nelle sue attività industriali, politiche e sportive». Anche il precedessore di Moratti all’Inter, Ernesto Pellegrini, dedica un pensiero al Cav, al quale lui e la moglie «erano legati da sentimenti di stima, affetto e amicizia».

 

Non mancano i giornalisti, i direttori illustri con i quali Berlusconi ha avuto a che fare. Il numero uno del Tg5, Clemente Mimun, ricorda il «grande italiano dal cuore grande». Bruno Vespa e la moglie Augusta Iannini sottolineano le «battaglie di libertà» dell’ex premier. Poi ci sono i politici, i collaboratori durante l’esperienza a Palazzo Chigi. Ecco i messaggi dell’ex ministro dell’Innovazione Lucio Stanca, dell’ex segretario generale di Palazzo Chigi Mauro Masi. L’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, cita un passo di Sant’Agostino: «Signore, non ti chiediamo perché ce l’hai tolto, ma ti ringraziamo per il tempo che ce l’hai dato». Poi ricorda «con immensa gratitudine il generosissimo amico Silvio. Gli sopravviva il tanto bene che ha fatto, restino sepolti con le sue ossa i trascurabili errori che, forse, può aver commesso».

 

 

 

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