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Report, Ranucci replica a Gasparri: "Cambia fruttivendolo, la carota non è fresca"

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Il carota-gate e la rissa tra Maurizio Gasparri e Sigfrido Ranucci tiene banco in Commissione di Vigilanza Rai. Ricapitoliamo: martedì sera, in aula a Palazzo San Macuto, il senatore di Forza Italia ha annunciato una querela per Report e per la Rai a causa delle "minacce terroristiche" apparse tra i commenti alle pagine social a lui indirizzate. 

"Voglio denunciare che in questo momento un sito che è della Rai, quello di Report che riporta notizie e commenti su questa audizione, ha delle risposte che so bene che sui social non sono della redazione ma della gente e ce ne sono di vario tenore indirizzate alla mia persona una delle quali dice: 'bisogna usare il passamontagna per affrontare uno come Gasparri'. Certo io non mi faccio impressionare, perché quelli con il passamontagna ci hanno già provato 50 anni fa a farmi fuori e sono ancora qui. Ma io me la prenderò legalmente con la Rai perché i commenti con minacce di tipo terroristico possono essere anche rimossi. Li segnalo pubblicamente e considero questa denuncia formale agli uffici della polizia e dei carabinieri della Camera e del Senato ai quali consegnerò questo materiale".

Quindi lo show: Gasparri mostrato una bottiglietta di cognac e una carota all'indirizzo di Ranucci, "Se ha bisogno di farsi coraggio, qui non la mangia nessuno non c'è patibolo". Replica del conduttore di Report, dopo qualche ora: "Il senatore Maurizio Gasparri ieri in audizione in Vigilanza mi ha portato una carota e una bottiglia di cognac. Ma io sono astemio, al massimo bevo caffè, tanti 7-8 tazzine al giorno. Per quanto riguarda la carota consiglierei a Gasparri di cambiare fruttivendolo perché non sembrava freschissima". 

"Gasparri - prosegue Ranucci, intervistato da Un giorno da pecora su Radio 1 Rai - mi ha anche accusato di mancanza di coraggio e di aver annoiato con tutta la documentazione che ho letto che testimonia il nostro lavoro a Report. Beh, 176 querele e il fatto che vivo sotto scorta la dicono lunga". Per il momento, il giornalista ha incassato il sostegno incondizionato di Fiorello, che a Viva Rai 2 si è esposto: "Chiedo di non toccare Ranucci, qualsiasi cosa abbia detto o abbia fatto. Se ci levate anche Ranucci da Rai 3 è finita. Sigfrido, noi siamo con te. Io sono con lui, a prescindere". 

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