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Giulia Cecchettin, la Bruzzone: "Cosa mi colpisce di Turetta"

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La lettura dell'omicidio di Giulia Cecchettin tiene banco anche a Domenica In. Negli studi di Rai 1 Mara Venier e Alberto Matano, in appoggio "eccezionale" da La vita in diretta, ospitano anche la criminologa Roberta Bruzzone, uno dei volti più noti della cronaca nera in tv. Insieme, provano a scandagliare i segreti della 22enne veneziana, per quanto emerso finora, e soprattutto tracciare il profilo del suo fidanzato Filippo Turetta, fino a una settimana fa il classico, insospettabile "bravo ragazzo" rivelatosi invece un mostro.   

"Il problema di Giulia – premette la Bruzzone - è che non riesce a liberarsi di lui che voleva fare tutto con lei. Viaggi, palestre, ogni cosa. Lo aveva davanti sempre, manco era libera di andare a comprarsi un paio di scarpe. Questo era un assedio, non un amore. Il problema di alcune ragazze è che sono state educate a considerare queste forme invasive come segnali di interesse. E invece sono segnali gravi, ve ne dovete andare subito".

 

Come suggerito con lucidità straordinaria e apprezzabile dallo stesso papà di Giulia, il segreto è cogliere quegli indizi prima che sia troppo tardi. "Dovete finirla di dire che era un bravo ragazzo. Ha mostrato una lucida ferocia premeditata", le dure parole della Bruzzone riguardo a Turetta.

 

"L’aspetto che mi colpisce - spiegava sempre la Bruzzone sul Messaggero - è che probabilmente questo ragazzo aveva delle problematiche psicologiche importanti, di matrice narcisistica. Non è riuscito a elaborare la fine della storia e si è sentito inadeguato rispetto a Giulia. Perché lei gli obiettivi li aveva raggiunti e lui no. Evidentemente c’era una sorta di competizione diretta tra i due. Che Giulia non ha visto e non ha colto, ma da parte di Filippo c’era. E tutto questo accade a ridosso della laurea di Giulia. Un momento in cui lei avrebbe certamente spiccato il volo e avrebbe cominciato anche una sua carriera. Una fine definitiva, quindi, di quella relazione che lui non tollerava potesse avvenire". Per questo, conclude la Bruzzone, c'è il sospetto che l'omicidio sia stato premeditato: che cioè Filippo abbia organizzato tutto, la sera dello scorso sabato, per sequestrare e uccidere la fidanzata.

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