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Filippo Turetta, Giuseppe Cruciani sbrocca: "Mi viene il sangue al cervello"

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"Quando sento parlare di perizia psichiatrica di avvocati che dicono ‘magari dopo 20 anni esci’ mi viene il sangue al cervello”: Giuseppe Cruciani lo ha detto nel corso della sua trasmissione radiofonica, La Zanzara, riferendosi al femminicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa a coltellate dall'ex fidanzato Filippo Turetta l'11 novembre scorso. Il giornalista, insomma, ha voluto esprimere tutta la sua frustrazione per le pene che considera troppo lievi per crimini così gravi: “Giulia Cecchettin è morta per dissanguamento dopo la rescissione dell'aorta ed è stata uccisa subito dopo la lite con l’ex fidanzato".

"Il problema principale - ha proseguito Cruciani - non è il famoso patriarcato che non c’entra una fava, ma le pene troppo morbide, questi escono subito dalla galera”. All'inizio della trasmissione, invece, il conduttore ha voluto rispondere a un collega, Gianluigi Nuzzi, che in precedenza lo aveva criticato per le sue posizioni sui generi musicali trap e rap e l'eventuale collegamento tra la violenza nei testo e gli atti di violenza reale.

 

 

 

Infine il giornalista ha voluto commentare un caso di presunto razzismo a scuola: “Un bambino è stato sanzionato con una piccola diciamo ammonizione – chiamiamola così – perché ha detto a un suo compagno orientale ‘tanto voi cinesi siete tutti uguali’. Siamo arrivati a questo”.

 

 

 

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