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Stasera Italia, Mieli zittisce la sinistra: "Ecco qual è il rischio di deriva autoritaria"

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"Ogni settimana, per farci divertire, per fare le trasmissioni televisive, si inventa una polemica assolutamente demenziale e noi ci divertiamo per mezza giornata e poi diventa una scocciatura": Paolo Mieli lo ha detto nello studio di Stasera Italia su Rete 4, riferendosi all'episodio avvenuto alla Prima della Scala venerdì 7 dicembre, quando un loggionista - al termine dell'Inno di Mameli - ha urlato in sala "viva l'Italia antifascista". Per questo la Digos lo ha poi identificato. E non sono mancate polemiche a sinistra. A tal proposito lo storico nonché editorialista del Corriere della Sera ha sottolineato: "Lo stesso loggionista ha detto che era una boutade, che lui non intende fare il "viva l'Italia antifascista" di professione. Poi domani mattina ci sarà un'altra polemica. Io sono convinto che sono fesserie e che il rischio di una deriva autoritaria è pari a zero". 

Mieli, poi, ha parlato anche di quanto sta avvenendo in politica estera: "C'è un asse di Paesi autoritari che minaccia l'Occidente, quello che abbiamo visto nel '900 si è ripresentato peggio di prima in tutte le sue manifestazioni, perfino l'antisemitismo è peggio di prima, noi lo avevamo confinato nella dimensione del nazismo, ma sai che significa avere Paesi e organizzazioni terroristiche che vogliono ammazzare gli ebrei in quanto ebrei e buttarli a mare in quanto ebrei? È una cosa che avevamo sottovalutato fino al 7 ottobre. Tuttavia, io penso che alla fine l'Occidente vincerà". 

 

 

 

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