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Gad Lerner smonta la Boldrini a E' sempre CartaBianca

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"Posso dissentire da Laura Boldrini?". Bastano cinque paroline a Gad Lerner, tra i più importanti commentatori "di sinistra" per smontare il castello di carte antifascistissimo della ex presidente della Camera.

Entrambi ospiti di Bianca Berlinguer a E' sempre CartaBianca, su Rete 4, discutono del governo di Giorgia Meloni e, nello specifico, del presunto rischio di deriva autoritaria. Per dirla in breve, come sostenuto dalla sinistra ("moderato" Pd compreso) fin dall'ottobre del 2022 a elezioni politiche appena vinte da Fratelli d'Italia, del rischio del "ritorno del fascismo". E i fatti di Acca Larentia hanno semplicimente rinfocolato la polemica. 

 

 

 

Secondo la Boldrini, deputata del Pd, la premier Meloni "doveva prendere le distanze da Acca Larentia, lei viene da quella storia, aveva come mentore qualcuno come Almirante che aveva fatto parte della Repubblica di Salò". Un parere tagliato con il machete che non trova sulla stessa linea Lerner. "Si stanno moltiplicando certi segnali - riconosce l'ex giornalista di Repubblica, oggi al Fatto quotidiano -: parlamentari che elogiano Mussolini, che si compiacciono di rivendicare certe cose...". Ma da qui ad addossare alla Meloni responsabilità e colpe così pesanti, ce ne passa.

 

 

 

Più duro ovviamente Alessandro Sallusti, direttore del Giornale: "Ma cosa c'entrano le leggi razziali con Giorgia Meloni? Vi siete fissati su questo perché non avete altri argomenti. Non mi sembra che in questo anno e mezzo di governo ci siano sintomi che l'Italia è diventata fascista". Secondo Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, "la sinistra dovrebbe condannare anche i nuovi fascismi come chi va in piazza a dire che Israele dovrebbe essere distrutta". 

Proprio Molinari ha nuovamente battagliato con la Boldrini, stavolta sul tema del generale Vannacci possibile candidato alle Europee proprio con la Lega. "Uno che va dicendo che i gay non sono normali, che le femministe sono fattucchiere e Mussolini è uno statista... - contesta la Boldrini - è disonorevole che un generale si esprima così e che un partito gli dia l'opportunità di candidarsi". "La candidatura di Vannacci? - taglia corto Molinari - C'è un'interlocuzione aperta da parte di Salvini ma non c'è nulla di definito. Vannacci con le cose che ha scritto e detto ha mobilitato parte dell'opinione pubblica". Quella che non piace, ça va sans dire, alla Boldrini.

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